Epoca degli Sturlungar

L'Epoca degli Sturlungar (in islandese Sturlungaöld) fu un periodo di 42-44 anni di lotte interne nell'Islanda del XIII secolo; è stato probabilmente il più violento e sanguinoso periodo della storia dell'Islanda. Gli eventi di questi anni sono raccontati nella Sturlunga saga.

Un uomo giura fedeltà al re di Norvegia, dal manoscritto dello Skarðsbók.

L'Epoca degli Sturlungar è segnato dai conflitti tra i più potenti capi islandesi, i goðar, che raccoglievano seguaci e si davano battaglia, ed è così chiamata dal nome del clan islandese più potente del tempo, gli Sturlungar; alla fine di quest'epoca lo Stato libero d'Islanda cessò di esistere, e l'Islanda divenne vassalla della Norvegia.

Gli storici generalmente indicano il 1220 come il primo anno dell'Epoca degli Sturlungar, sebbene alcuni preferiscano invece una data precedente a causa della Battaglia di Víðines. Il potere sull'isola si era allora concentrato nelle mani di pochi clan. Essi erano:

A quei tempi il re di Norvegia, Haakon IV, stava tentando di estendere la propria influenza sull'Islanda. Molti capi islandesi erano diventati suoi vassalli ed erano obbligati ad eseguire i suoi ordini, ricevendo in cambio doni, seguaci e rispetto; di conseguenza, i più grandi goðar islandesi erano tutti affiliati con il re di Norvegia in un modo o nell'altro.


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